Che cos’è l’intelligenza emotiva?

L’Intelligenza Emotiva è un costrutto formulato da vari studiosi tra cui Peter Salovey, David Mayer e Daniel Goleman. Quest’ultimo lo ha reso popolare a partire dagli anni novanta.
La grande innovazione di questo paradigma è lo spostamento da un approccio basato sul quoziente intellettivo ad uno focalizzato sugli aspetti dell’intelligenza legati all’area emotiva.  Secondo Goleman ciò che fa la differenza nelle relazioni personali, sociali o lavorative, non è tanto il QI, che rientra tra i requisiti base da possedere, ma è l’Intelligenza Emotiva.

Perché è così importante?

Ci sono diversi motivi per cui dovremmo considerare l’Intelligenza Emotiva di primaria importanza nel lavoro così come nelle relazioni interpersonali.

L’intelligenza emotiva consente di comprendere meglio il nostro vissuto emotivo, permettendoci di essere maggiormente consapevoli rispetto a ciò che ci accade intorno, rispetto a ciò che proviamo e sentiamo.

Questa abilità costituisce un requisito indispensabile per potersi relazionare bene con gli altri, perché permette di gestire meglio le nostre emozioni ed esprimerle in modo più funzionale e ci aiuta a capire come l’altro si sta sentendo.

A differenza del QI, che è quasi immodificabile, l’Intelligenza Emotiva può essere allenata e sviluppata.

Una definizione di Intelligenza Emotiva

L’Intelligenza Emotiva è “la capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi e di gestire positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente, quanto nelle relazioni sociali”. Un modello di intelligenza emotiva applicato al mondo del lavoro.

Le cinque aree dell’Intelligenza Emotiva

Visto che l’intelligenza emotiva è modificabile, è possibile migliorare le competenze che si possiedono o svilupparne delle nuove.
Più grande sarà il ventaglio delle nostre competenze emotive, più soddisfacenti e proficue saranno le nostre relazioni personali, sociali o lavorative!

Secondo Goleman l’Intelligenza emotiva è articolata in cinque grandi aree, ognuna delle quali racchiude delle competenze.

Consapevolezza di sé: conoscenza dei propri stati interiori, preferenze, risorse ed intuizioni.

  • Consapevolezza emotiva: conoscenza delle proprie emozioni e dei loro effetti;
  • Autovalutazione accurata: conoscere le proprie risorse interiori, le proprie abilità i propri limiti;
  • Fiducia in se stessi: forte percezione del proprio valore e delle proprie capacità.

Padronanza di sé: capacità di dominare i propri stati interiori, i propri impulsi e le proprie risorse.

  • Autocontrollo: controllo delle emozioni e degli impulsi;
  • Fidatezza: mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi;
  • Coscienziosità: assunzione di responsabilità per quanto attiene alla propria prestazione;
  • Innovazione ed Adattabilità: essere aperti a idee e approcci nuovi, flessibilità rispetto al cambiamento.

Motivazione: tendenze emotive che guidano o facilitano il raggiungimento degli obiettivi.

  • Spinta alla realizzazione: impulso a migliorare o a soddisfare uno standard di eccellenza;
  • Impegno: allineamento con gli obiettivi del gruppo o dell’organizzazione;
  • Iniziativa: prontezza nel cogliere le occasioni;
  • Ottimismo: costanza nel perseguire gli obiettivi nonostante ostacoli e insuccessi.

Empatia: comporta la consapevolezza dei sentimenti, delle esigenze e degli interesse altrui.

  • Comprensione degli altri: percezione dei sentimenti e delle prospettive altrui; interesse attivo per la preoccupazione degli altri;
  • Assistenza: anticipazione, riconoscimento e soddisfazione delle esigenze del cliente;
  • Promozione dello sviluppo altrui: percezione delle esigenze di sviluppo degli altri e capacità di mettere in risalto e potenziare le loro abilità;
  • Sfruttamento della diversità: saper coltivare le opportunità offerte da persone di diverso tipo;
  • Consapevolezza politica: saper leggere e interpretare le correnti emotive e i rapporti di potere in un gruppo.

Abilità sociali: abilità nell’indurre risposte desiderabili negli altri.

  • Influenza: adottare strumenti di persuasione efficaci;
  • Comunicazione: invio di messaggi chiari ed efficienti;
  • Leadership: capacità di ispirare e guidare gruppi e persone;
  • Gestione del conflitto: negoziare e gestire situazioni di disaccordo.

Letture consigliate

Intelligenza emotiva. Che cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman.

Lavorare con intelligenza emotiva. Daniel Goleman.

Leadership emotiva. Una nuova intelligenza per guidarci oltre la crisi. Daniel Goleman.

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