Disturbi del Comportamento Alimentare

Quando si parla di Disturbi del Comportamento Alimentare o DCA si fa riferimento ad un insieme di disturbi che presentano un nucleo problematico comune: un rapporto disfunzionale con il cibo.

“In Italia circa 3 milioni di persone, pari al 5% della popolazione, si trovano a fare i conti con i disturbi del
comportamento alimentare, e l’8-10% delle ragazze e lo 05-1% dei ragazzi soffrono di anoressia e bulimia. Oltre il 3% della popolazione, percentuale in costante aumento, presenta una problematica di anoressia-bulimia conclamata. Il 95% sono donne , anche se sono sempre più numerosi gli uomini che manifestano questi sintomi e si rivolgono a strutture di cura specializzate. Queste patologie si manifestano prevalentemente tra i 12 e i 25 anni. Negli ultimi tempi emerge un preoccupante allargamento delle fasce di età che riguarda in particolare le bambine prepuberi e le donne in età di menopausa. Oltre il 90% di chi soffre di questi disagi è di sesso femminile.

Perdite affettive, abbandoni, eventi traumatici sono quasi sempre associati a questi disturbi, responsabili di fortissime sofferenze sia per l’individuo che ne è colpito che per i suoi familiari. Per molto tempo, la letteratura scientifica ha definito “femminili” queste patologie, perché ad esserne affette erano soprattutto le donne.
Oggi invece, ci si è resi conto che ad esserne colpiti sono anche gli uomini, a partire dall’infanzia fino all’età adulta.”

Le forme più comuni dei disturbi del comportamento alimentare sono AnoressiaBulimia.

“Anoressia, bulimia e obesità sono gravi patologie che si servono del corpo per esprimere una sofferenza profonda.
Il corpo si riempie e si svuota, dimagrisce fino all’osso, ingrassa fino a scoppiare: è il segno visibile di gravi disagi psicologici che rappresentano la vera sofferenza, e come tali, devono essere compresi e trattati.
L’anoressia, la bulimia e l’obesità sono disagi psicologici gravi e non, come sembra, malattie dell’appetito.
Queste patologie possono essere rappresentate come un iceberg.
La punta che emerge, è costituita nell’anoressia, dal rifiuto del cibo, dal conteggio ossessivo delle calorie e dall’iperattività. Nella bulimia da ripetute abbuffate seguite da vomito auto-indotto.
Nell’obesità da un’assunzione smodata e continua di cibo che porta ad un importante aumento ponderale. La parte sommersa, che non si vede, ma senza la quale la punta non esisterebbe, è il luogo dove si situano le problematiche soggettive, i vissuti, le emozioni, il dolore, le esperienze che hanno segnato la vita.
Fermarsi a ciò che appare, considerare solo l’aspetto visibile di anoressia, bulimia e obesità, significa ignorare la parte più importante del problema.”

Scarica il nuovo documento del Ministero della Salute sui Disturbi del Comportamento Alimentare – Raccomandazioni per Familiari.
Documento Disturbi Alimentari – Ministero Salute.

Fonte: Anoressia, bulimia e obesità psicogena. Tre modi diversi per esprimere un disagio affettivo. Ministero della Salute – Ministero delle pari opportunità.

Argomenti : psicologo disturbi alimentari, psicoterapia disturbi alimentari, trattamento anoressia, trattamento bulimia.

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