L’ansia è una normale reazione allo stress. Lievi livelli di ansia possono essere utili in alcune situazioni perché possono avvisarci dei pericoli e aiutarci a prepararci e a prestare attenzione. I disturbi d’ansia differiscono dai normali sentimenti di nervosismo o ansia e comportano paura o ansia eccessive; sono i più comuni tra i disturbi mentali e colpiscono quasi il 30% degli adulti.

I disturbi d’ansia possono indurre le persone ad evitare situazioni che innescano o peggiorano i loro sintomi senza tuttavia risolvere il problema. Le prestazioni lavorative, i compiti scolastici e le relazioni personali possono risentirne negativamente.

In generale, affinché a una persona venga diagnosticato un disturbo d’ansia, la paura o l’ansia devono essere sproporzionate rispetto alla situazione o essere inappropriate per l’età e ostacolare il normale funzionamento della persona (scolastico, lavorativo, sociale, relazionale, etc,).

Quali sono i disturbi d’ansia?

Ansia Generalizzata

Il disturbo d’ansia generalizzato comporta una preoccupazione persistente ed eccessiva che interferisce con le attività quotidiane.

Attacchi di panico

Il sintomo principale del disturbo di panico sono gli attacchi di panico ricorrenti: una forte combinazione di disagio fisico e psicologico che terrorizza chi ne soffre.

Fobia specifica

Una fobia specifica è una paura eccessiva e persistente di un oggetto, situazione o attività specifica che generalmente non è dannosa.

Agorafobia

L’agorafobia è la paura di trovarsi in situazioni in cui la fuga può essere difficile o imbarazzante o l’aiuto potrebbe non essere disponibile in caso di sintomi di panico.

Disturbo d’ansia sociale (precedentemente chiamato fobia sociale)

Una persona con disturbo d’ansia sociale prova un’ansia e un disagio significativi nel sentirsi imbarazzato, umiliato, rifiutato o disprezzato nelle interazioni sociali.

Disturbo d’ansia da separazione
Una persona con disturbo d’ansia da separazione è eccessivamente timorosa o ansiosa riguardo alla separazione da coloro a cui è legato. La sensazione va oltre ciò che è appropriato per l’età della persona, persiste (almeno quattro settimane nei bambini e sei mesi negli adulti) e causa problemi di funzionamento a livello sociale, personale, relazionale. Una persona con disturbo d’ansia da separazione può essere costantemente preoccupata di perdere la persona a lui più vicina, può essere riluttante o rifiutarsi di uscire o dormire lontano da casa o senza quella persona, oppure può avere incubi sulla separazione. I sintomi fisici di disagio spesso si sviluppano durante l’infanzia, ma i sintomi possono persistere anche in età adulta.

Mutismo selettivo

I bambini con mutismo selettivo non parlano in alcune situazioni sociali in cui ci si aspetta che parlino, come la scuola, anche se parlano in altre situazioni: parleranno nella loro casa con i familiari più stretti.

La mancanza di linguaggio può interferire con l’area sociale sebbene i bambini con questo disturbo a volte utilizzino la comunicazione non verbale per comunicare.Il mutismo selettivo può avere conseguenze significative anche a scuola, determinando problemi scolastici e isolamento sociale.  Molti bambini affetti da mutismo selettivo sperimentano anche un’eccessiva timidezza, paura dell’imbarazzo sociale ed elevata ansia sociale. Tuttavia, in genere hanno competenze linguistiche normali. Il mutismo selettivo di solito inizia prima dei 5 anni, ma potrebbe non essere identificato formalmente finché il bambino non entra a scuola. Molti bambini supereranno il mutismo selettivo. Per i bambini che soffrono anche di disturbo d’ansia sociale, il mutismo selettivo può scomparire, ma i sintomi del disturbo d’ansia sociale possono rimanere.

Cause dei disturbi d’ansia

Ci sono una serie di fattori di rischio o fattori scatenanti che possono portare alla formazione e al mantenimento di un disturbo d’ansia.

Genetica
Alcuni disturbi d’ansia sembrano avere una componente genetica che pone alcuni individui ad un più alto rischio di sviluppare tali disturbi.

Biologia
Alcuni disturbi d’ansia potrebbero scaturire dal modo in cui il cervello elabora e risponde allo stress e all’eccitazione fisica e a come il corpo secerne gli ormoni dello stress come il cortisolo.

Lo stile di pensiero
Costituiscono fattori di rischio gli stili di pensiero caratterizzati dall’anticipazione dello scenario peggiore o dalla difficoltà di accettare l’incertezza. Anche la sensibilità alle reazioni del proprio corpo, come l’aumento della frequenza cardiaca e l’errata interpretazione di questi sintomi fisici favorirebbe il rischio di sviluppare alcuni disturbi d’ansia.

Le strategie di coping
Le strategie di coping disfunzionali come la tendenza ad evitare situazioni che scatenano l’ansia piuttosto che imparare a gestire tali situazioni, possono comportare un aumento di sintomi ansiosi.

Eventi di vita stressanti
Eventi stressanti come la fine di un matrimonio, licenziamento, difficoltà finanziare o problematiche scolastiche possono costituire dei fattori scatenanti per lo sviluppo di un disturbo d’ansia. Eventi stressanti e traumi possono aumentare la probabilità di sviluppare un disturbo d’ansia.

Trattamento dell’ansia: l’efficacia della psicoterapia nel trattamento dei disturbi d’ansia

L’APA (American Psychological Association) ha svolto numerose ricerche sull’efficacia della psicoterapia nel trattamento dei disturbi d’ansia. Le ricerche condotte hanno dimostrato che la psicoterapia è un trattamento efficace per i disturbi d’ansia. Queste terapie aiutano le persone a comprendere quali sono i pensieri che innescano il circuito dell’ansia, permettono di gestire meglio le preoccupazioni e di conseguenza diminuire il vissuto d’ansia, contribuendo ad un aumento notevole della qualità di vita.

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